Verdura - storia, produzione, commercio

Verdura - storia, produzione, commercioVERDURA
La parola verdura è un termine gastronomico-nutrizionale, che normalmente si riferisce a diverse parti di una pianta, come le foglie, i frutti, le radici, i germogli, i giovani fusti, utilizzate  nell'alimentazione umana. Non essendo un termine scientifico botanico, l’accezione di verdura è variata nel corso dei secoli al variare delle mode culinarie: nella tradizione culinaria europea la verdura indica solitamente quelle parti di ortaggi che vengono cucinate in cibi salati, escludendo dal termine i cereali, molti frutti e molte spezie.
La definizione verdura può variare in base al Paese: molti Stati infatti,  come  Austria, Belgio, Danimarca, Islanda, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia non includono tra la verdura le patate e altri tuberi amidacei, seguendo le raccomandazioni dell’OMS, mentre le indicazioni norvegesi, ad esempio, le hanno incluse.
Ad ogni modo la verdura è considerata tradizionalmente un cibo leggero, gustoso, ricco di acqua e nutrienti,  in grado di saziare con poche calorie e di offrire al nostro organismo tutte le sostanze protettive in essa contenute: l’impiego della verdura nell’alimentazione quotidiana è per questo indicato soprattutto nelle diete ipocaloriche, riuscendo ad assicurare una precoce sazietà con un introito calorico estremamente modesto, che va dalle 20-40 Kcal dei vegetali freschi già puliti alle 80 delle patate, ogni 100 grammi.
La verdura trova applicazione in innumerevoli varianti e modalità, sia come piatto a sé stante, sia come contorno di carni, pesci e formaggi, sia come ingrediente di piatti ripieni e infine, anche se più raramente, come ingrediente dolce.
Tutte le verdure hanno comunque caratteristiche nutrizionali comuni: esse infatti si compongono di un’elevata quantità di acqua; a seconda della tipologia di verdura consumata, solitamente contengono il 90-95% del peso d’acqua ed elevate quantità di fibre alimentari, che danno sazietà, rallentano lo svuotamento gastrico e migliorano la funzionalità intestinale. La fibra alimentare, cioè la parte "dura" della frutta e della verdura, non ha valore energetico o nutritivo, poiché il nostro organismo non è in grado di digerirla. Nonostante percorra tutto l'intestino senza essere assorbita, se non in minima parte da parte della flora batterica intestinale, essa risulta di fondamentale importanza per la regolazione di diversi meccanismi fisiologici del nostro organismo. innanzitutto la fibra alimentare sazia, aiutandoci a mangiare meno e a controllare conseguentemente il peso, grazie alla sensazione di stomaco pieno che ci procura. Creando poi massa nell'intestino, la fibra, assieme all’acqua, aiuta l’intestino nella sua funzionalità: la decantata proprietà lassativa delle verdure deriva soprattutto infatti dal quantitativo di fibra alimentare in esse contenuto, componente nutrizionale fondamentale al mantenimento della pulizia e dell'integrità intestinale.
Infine la fibra aiuta a prevenire o controllare il diabete e le malattie cardiovascolari, perché regola l'assorbimento di zuccheri e grassi all’interno del sangue.
Come nella frutta, nella verdura sono presenti in modo rilevante vitamine (C, A, B1, B2), sali minerali (magnesio, potassio, calcio, fosforo , ferro, rame), phytochemicals (composti organici di origine vegetale) o fitocomposti: queste sostanze la rendono indispensabile alla nutrizione umana, poichè le vitamine sono necessarie per mantenere la struttura dei tessuti e degli organi, per la sintesi di enzimi ed ormoni e per produrre energia dai cibi ingeriti. Anche il selenio e lo zinco, che aiutano i sistemi di difesa dell'organismo, sono ben rappresentati nella verdura.
Una dieta ricca di frutta e verdura, quindi, sarà sufficiente per il recupero dei sali minerali che perdiamo, senza ricorrere a integratori in pasticche o sotto forma di bevande.
Le vitamine poi favoriscono la rigenerazione di  nuove cellule nel nostro organismo: pertanto, poiché il nostro corpo non le produce automaticamente, è necessario introdurle mediante l’alimentazione. La frutta e gli ortaggi più ricchi di caroteni sono quelli di colore giallo-arancione-rosso, come carote, peperoni, zucca, arance, pesche e albicocche, e quelli di colore verde scuro, come gli spinaci. La vitamina C è invece contenuta praticamente in tutta la frutta e la verdura, ma in quantità variabili in funzione del tempo di conservazione e della cottura.
La verdura è ritenuta inoltre un buon antiossidante, a difesa dai radicali liberi: le sostanze antiossidanti hanno il compito di neutralizzare i radicali liberi proteggendo l’organismo dall’invecchiamento precoce e dall’insorgenza di svariate patologie, tra cui la pellagra, lo scorbuto e la gotta.
La verdura contiene pochissime proteine, e zuccheri in quantità variabile: si tratta di energia pronta per l'uso, ma con il vantaggio che la presenza di fibra regola l'assorbimento degli zuccheri nel sangue, evitando i picchi di glicemia.
La verdura poi  non contiene pressochè amido (ad eccezione di patate e legumi che non possono essere considerate verdure dal punto di vista nutrizionale).

Sempre più studi tendono a confermare che il consumo di frutta e verdura contribuisce a prevenire le malattie cardiovascolari (infarto e ictus) e il cancro: questi effetti sono dovuti alla capacità di frutta e verdura di abbassare la densità energetica della dieta, sostituendosi ad altri alimenti più densi di calorie e di grassi. L'effetto di prevenzione e protezione della verdura dipende infatti dal suo consumo.
Per ottenere e sfruttare al massimo tutti i benefici della verdura e degli ortaggi è consigliabile  consumarne tutti i giorni diverse porzioni (almeno 5), cercando di aggiungere poco sale e pochi grassi nel caso della verdura e degli ortaggi.
Una porzione di verdura e ortaggi è mediamente di 250 grammi di peso. Risulta importante acquistarla 2-3 volte alla settimana, perché con il passare dei giorni molti dei nutrienti contenuti nella verdura si denaturano. È possibile consumare la verdura anche come spuntino leggero: ortaggi come carote, sedano, peperoni e finocchi crudi sono uno snack allegro, croccante e poco calorico.
Come sopra menzionato, le verdure si riferiscono a diverse parti della pianta che sono edibili: così delle bietole, spinaci e insalate la parte commestibile è la foglia, considerata tra le verdure più ricche in fibra e ferro; anche il cavolo, in tutte le sue varietà (cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo rapa) contiene sostanze con proprietà protettive antitumorali. Nella barbabietola e nella carota, invece, quello che si mangia è la radice. La barbabietola, oltre ad avere un discreta quantità di zuccheri, garantisce un buon apporto di folati, mentre le carote sono le più ricche di carotene, sostanza che l’organismo trasforma in vitamina A.
Zucche, zucchine, cetrioli, pomodori, peperoni, melanzane, cavolfiori, carciofi, cime di rapa, broccoli hanno buone quantità di potassio e di fibra e, soprattutto, pomodori e peperoni sono ricchi di vitamina C e vitamina A.
Cipolla, aglio, porro, scalogno, cipollotto sono infine bulbi usati fin dall’antichità, oltre che come alimento, anche per le loro proprietà medicamentose, e hanno un discreto contenuto vitaminico e in sali minerali. Le patate contengono discrete quantità di amido, potassio, calcio, fosforo, ferro e vitamina C.
Altra menzione meritano i legumi, che si differenziano dagli altri ortaggi in quanto contengono maggiori quantità di proteine e glucidi, nonché buone quantità di ferro e di vitamine.
Acquistare e consumare verdura di stagione significa alimentarsi in modo corretto, sano e naturale. Oggi, grazie alle moderne tecniche di coltivazione ed alla ricerca, che ha sperimentato sia la coltivazione in serra che quella all’aperto, sia con metodi tradizionali che da coltivazioni integrate o biologiche, le primizie ed altri frutti fuori stagione si trovano praticamente tutto l'anno, ma consumare invece verdura nel momento in cui è naturalmente matura risulta più sano ed economico, in quanto consente anche di risparmiare sulla spesa quotidiana.

Le verdure, se prevedono una cottura, non devono mai essere eccessivamente cotte per non perdere tutti i valori nutrizionali: per questo buona norma bisogna scegliere verdure freschissime, in modo variato, lavarle bene e lasciarle sgocciolare, poiché la verdura può essere inquinata dai prodotti dell’agricoltura o dai microrganismi del terreno. È importante  cuocere le verdure in un tegame molto grande per far sì che abbiano spazio a sufficienza. Si consiglia anche di evitare di condire eccessivamente la verdura con molto olio e sale o con salse varie, che aggiungono a questo cibo salutare ingredienti dannosi come grassi, sale e calorie.
Il consumo di verdura era molto diffuso anche in antichità: le prime verdure furono coltivate tra il 10.000 e il 7.000 a.C. nel Vicino Oriente, in Asia, America ed Europa. I più antichi orti di cui si ha conoscenza furono impiantati all’inizio del periodo Neolitico nell’area compresa tra il Medio Oriente e l’Asia sud-occidentale: essi erano prerogative femminili, poiché le donne avevano il compito di provvedere alla semina e raccolta di radici e frutta per il sostentamento dei nomadi cacciatori.  Probabilmente proprio dal Neolitico le donne selezionarono le varietà selvatiche di legumi, bulbi, e tuberi da trapiantare, coltivare e “affinare” nei rudimentali orti realizzati intorno ai villaggi dei primi agricoltori.
Per tutta l’antichità, le verdure (lenticchie, fave, ceci, piselli, sedano, porri, rape, carote e cavoli) costituirono una presenza costante, insieme a cereali, formaggi e uova, nei pasti di grandiosi popoli come i greci, gli etruschi e i romani.
Apicio, maestro dell’arte culinaria della Roma imperiale, dedicò il terzo ed il quinto libro del suo celebre “De Re Coquinaria” proprio agli ortaggi e ai legumi.
Nel medioevo, la diffusione in Europa della coltura dei legumi, a partire dal decimo secolo, si rivelò provvidenziale per scongiurare il rischio di spopolamento: i legumi, infatti, poterono efficacemente sostituire  la carne come fonte di proteine e vitamine nell’alimentazione delle classi meno abbienti.
Grazie alle grandi scoperte iniziate nel XV secolo dai grandi navigatori nelle nuove terre si importarono in Europa le verdure sino ad allora sconosciute, come il pomodoro, che fu poi adattato al clima europeo.
Da allora si documenta che un piatto a base di verdure come il pinzimonio era una pratica alimentare molto diffusa: un trionfo di colori garantiti dalle  verdure più disparate, che decoravano grandi vassoi da portata, innanzitutto solo con scopo decorativo, poi usato anche nell’alimentazione fino ai giorni nostri, dove il pinzimonio si costituisce come antipasto o piatto da accompagnamento di secondi, leggero e appetitoso.
La verdura nel mondo ha acquisito nel tempo sempre maggior rilievo: numerosissime sono oggi le aziende produttrici di verdura, le aziende certificate per la produzione di verdura, i produttori di verdura, le aziende produttrici di verdura biologica, le aziende che si occupano di commercio di verdura (confezionamento di verdura), i distributori di verdura, gli importatori di verdura, gli esportatori di verdura ed i grossisti di verdura.

 

CATEGORIE DI VERDURA

È  necessario fare chiarezza sulla distinzione che corre tra verdura e ortaggio: con il termine verdura infatti ci si riferisce alle diverse parti di una pianta (come foglie, radici, fusto…) che si possono mangiare crude o cotte e che vengono utilizzati nell’alimentazione umana. In questa categoria sono sompresi i vegetali che normalmente vengono coltivati, ma anche quelli selvatici (come il radicchio di campo, la rucola, ecc), mentre sono esclusi i legumi, i cereali, alcune spezie e tipi di frutta. Con il termine ortaggio invece si fa riferimento a tutte le verdure provenienti dell’orto, cioè un gruppo molto vasto ed eterogeneo di vegetali, che comprende piante, foglie, radici, frutti, fiori, semi, che hanno però caratteristiche nutrizionali comuni, come il fatto di essere molto digeribili e poco calorici.  A seconda della parte della pianta che viene utilizzata in cucina, gli ortaggi si dividono in:

ortaggi da frutto: cetrioli, zucchine, zucche, peperoni, melanzane, pomodori;
- ortaggi da fiore: carciofi, cavolfiori, broccoli, asparagi;
- ortaggi da seme: legumi;
- ortaggi da foglia: lattuga, radicchio, indivia, borragine, spinaci, cavoli, bietole;
- ortaggi da fusto: sedano, finocchi, cardo;
- ortaggi da radice: ravanelli, carote, barbabietole, rape;
- ortaggi da tubero: patate, topinambur;
- ortaggi da bulbo: cipolle, aglio, scalogno, porri.


PRODUZIONE E CONSUMO DI VERDURA NEL MONDO
Secondo l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), l'alimentazione vegetale (esclusi patate e legumi) in Europa è aumentata negli ultimi quattro decenni: le famiglie europee consumano frutta e verdura in media per 386 grammi al giorno, con un consumo di frutta  di 166 grammi al giorno ed un consumo di verdura di 220 gr al giorno.
Dai dati analizzati si evidenzia inoltre una preferenza nel consumo di verdura e di frutta da parte  dei Paesi del Sud Europa rispetto a quelli del Nord Europa: in particolare Cipro risulta il Paese dove è più elevato il consumo di verdura fresca al giorno ed in contemporanea il Paese con il più basso consumo di ortaggi trasformati (come verdura surgelata, verdura in scatola, verdura in salamoia, verdura essiccata e verdura di quarta gamma).

Nel caso italiano, se dal 2006 al 2011 i consumi di ortofrutta risultavano abbastanza stabili, variabili attorno a 8.2 milioni di tonnellate, nel 2012 i consumi domestici delle famiglie italiane sono stati pari a 8 milioni di tonnellate, inferiori del 2% rispetto all’anno precedente e paragonabili a quelli del 2005, anno nel quale si registrò il minimo assoluto. Il comparto frutticolo è quello che maggiormente incide in questo ribasso (-2,3% con 4.3 milioni di tonnellate); gli ortaggi, anch’essi in calo, contengono le perdite (-1,6% a 3,7 milioni di tonnellate). Per quanto riguarda gli acquisti di verdure si evidenzia il crollo di patate (-14%), pomodori (-19%), carote (-10%), cipolle (-30%), melanzane (-10%), carciofi (-61%), bietole e fagiolini con cali a due cifre. Interessante, al contrario, la crescita delle insalate (+12%) e dei radicchi, in forte incremento i cetrioli (+31%), asparagi (+13%), fagioli (+69%) e piselli (+16%). Il prezzo medio di acquisto di frutta e verdura per famiglia nel 2012 è stato pari circa a 1,5 euro al giorno, un dato che però non giustifica il calo dei consumi.
Il settore ortofrutticolo italiano si conferma comunque leader europeo e ai vertici mondiali per la produzione di verdura, con un valore alla produzione di circa 12 miliardi. Sul mercato interno e all'estero  i prodotti ortofrutticoli italiani soffrono la concorrenza sempre più accesa della Spagna e degli altri paesi del bacino Mediterraneo, nonché di altri lontani, come Argentina, Cile, Cina e Nuova Zelanda.
In ambito europeo, l’Olanda risulta un importante partner commerciale per le imprese ortofrutticole: nel settore dei prodotti trasformati, infatti, i Paesi Bassi figurano ai vertici mondiali e, nell'esportazione di verdura e di ortaggi trasformati, essi occupano il terzo posto al mondo, dopo la Cina e il Belgio.

Il volume delle importazioni di frutta e verdura della Svizzera è invece aumentato di un cospicuo 28,9% tra gennaio e novembre 2009, per un volume di importazione di frutta di 86.900 tonnellate e 48.936 tonnellate di verdura.

Dietro la Svizzera e la Russia, le principali destinazioni extra-comunitarie per l'export ortofrutticolo di verdura dall’Europa (dati 2010) sono state la Norvegia (68.717 ton), gli Stati Uniti (35.884 ton), il Marocco (27.450 ton), l’Algeria (26.098 ton) e la Bielorussia (17.358 ton).
Nel 2012, secondo le rilevazioni statistiche effettuate da Sogemi, il 28 % della frutta e della verdura commercializzata nel settore ortofrutticolo è stata importata dai grossisti d’ortofrutta da vari Paesi europei ed extra europei, tra cui i più importanti risultano SPAGNA, OLANDA, FRANCIA, COSTARICA, GERMANIA, MAROCCO, ARGENTINA, SUD AFRICA e BRASILE.

Esistono infine dati limitati di analisi sul consumo di frutta e verdura da parte dei bambini europei, ma uno studio suggerisce che il 6-24% dei bambini europei raggiungono la raccomandazione dell'OMS: in particolare, il più alto livello di consumo di verdura da parte dei bambini è stato stimato in Austria e Portogallo e il più basso in Islanda e Spagna, con una predilezione  per il consumo di verdure crude o minestre di verdure. L’incremento di consumo di frutta e verdura é uno degli obiettivi identificati dal Libro Bianco della Nutrizione nella Comunità Europea dal 2007 che si è  particolarmente interessato dell’obesità infantile in Europa: nelle considerazioni conclusive del Libro Bianco, é stabilito che un “Progetto Frutta nelle Scuole sarebbe un passo nella giusta direzione". Ciò è diventato realtà e un vasto progetto dell’ UE) di fornire frutta e verdure alle scuole elementari è iniziato nell’anno scolastico 2009/2010.


LA VERDURA IN BASE AL  COLORE
La frutta e la verdura rappresentano, insieme ad altri gruppi di alimenti, l'essenza del concetto di dieta mediterranea, una dieta da promuovere e prediligere in tutte le fasi della vita: sia la frutta che la verdura pertanto costituiscono una parte importante dell'alimentazione e i loro benefici per la salute diventano ogni giorno più evidenti. I  fitochimici, elementi non nutrienti contenuti nelle piante di verdura, sono particolarmente interessanti perché risultano responsabili del colore di frutta e verdura: verdura ed ortaggi nello specifico formano un arcobaleno di tonalità differenti e di benefici, associati al loro colore, che sono dovuti alla presenza di questi speciali pigmenti, ognuno con le proprie caratteristiche, ed apportano al nostro organismo specifici benefici, soprattutto per quanto riguarda la loro capacità di proteggere il nostro organismo da patologie gravi come tumori, infarto e ictus.
Laverdura pertanto si può suddividere, come per la frutta, in base a 5 colori: la verdura bianca, la verdura gialla-arancione, la verdura rossa e la verdura viola-blu.

Analizziamole in dettaglio:

VERDURA BIANCA
La verdura bianca comprende tipologie di ortaggi quali aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, fungo, patata (anche se non si può considerare verdura dal punto di vista nutrizionale), porro, rapa bianca e scalogno.
Questa tipologia di verdura contiene sostanze in grado di agire positivamente nei confronti della nostra salute, come l'allicina, collegata al beneficio di riduzione del colesterolo nel sangue e della pressione sanguigna. Alcuni ortaggi compresi nella tipologia di verdura bianca poi, come le banane e le patate, sono ricchissime fonti di minerali come il potassio, ed hanno proprietà benefiche antitumorali.
Secondo uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Wageningen il consumo di verdura bianca è consigliato per prevenire il nostro organismo dall’ictus: per un lasso di tempo di dieci anni questi ricercatori hanno infatti testato una dieta ricca di alimenti chiari su di un campione di ventimila volontari; dai risultati è emerso che ogni 25 grammi di frutta e verdura bianca consumata riduciamo del 9 % il rischio di contrarre un infarto o un ictus.

VERDURA ARANCIONE-GIALLA
La verdura arancione-gialla comprende tipologie di ortaggi quali carote, patate dolci, peperoni gialli e zucca.
I vegetali di colore giallo o arancio sono ricchi di carotenoidi, come il beta-carotene, contenuto ad esempio nelle carote e nella zucca, che possiede un'elevata azione antiossidante e pro vitaminica, in quanto viene convertito in vitamina A da parte dell'organismo, proteggendo le cellule dal danno causato dai radicali liberi. Queste sostanze partecipano alla crescita, alla riproduzione  e al mantenimento  dei tessuti, ed aiutano a mantenere in salute occhi e mucose. Secondo gli esperti, gli alimenti ricchi di carotenoidi, come i tipi di verdura arancione/gialla, possono anche ridurre il rischio di cancro e patologie cardiache, nonchè migliorare le funzioni del sistema immunitario.
Oltre ad essere ricchi di carotenoidi, le verdure di colore arancione/giallo contengono un quantitativo elevato di flavonoidi, che favoriscono le funzioni gatrointestinali nonché prevengono malattie degenerative come la SLA, oltre a difendere l’organismo dai radicali liberi

VERDURA ROSSA
La verdura rossa comprende tipologie di ortaggi quali il cavolo rosso, la cipolla rossa, il peperone rosso, il pomodoro, il rabarbaro, la rapa rossa; questi tipi di verdure riducono il rischio di sviluppare tumori e malattie cardiovascolari proteggendo i vasi sanguigni e migliorando anche la memoria.
La verdura rossa deve la propria colorazione alla presenza di pigmenti come il licopene e gli antociani: il licopene, presente ad esempio nei pomodori, è un carotenoide in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, e sembra risultare il diretto responsabile della riduzione del rischio di numerosi tipi di cancro, come di quello all’ovaio o al seno, ma soprattutto del cancro maschile alla prostata.
Gli antociani invece sono molecole che danno il colore rosso a frutta e verdura: essi sono molto utili per contrastare  la fragilità capillare, nella prevenzione dell’aterosclerosi e per migliorare la funzione visiva; essi agiscono come potenti antiossidanti nel proteggere le cellule da possibili danneggiamenti e tutelando la salute del cuore.

VERDURA VERDE
La verdura verde è quella più numerosa in natura e comprende tipologie di ortaggi quali asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavoli verdi, cavoli cinesi, cetrioli, crescione, indivia, lattuga, peperoni verdi, piselli, rucola, sedano, spinaci, verza e zucchine.
I composti responsabili del colore verde nei vegetali sono chiamati glucosinolati: essi sono un ampio gruppo di derivati degli aminoacidi contenenti zolfo, e sono stati collegati a una diminuzione dell'incidenza di determinati tipi di tumori. I glucosinolati si trovano nei broccoli, nel cavolfiore, nei cavoletti di Bruxelles e nel cavolo cappuccio.
Il colore della frutta e della verdura verde è comunque dovuto anche alla presenza di un pigmento chiamato clorofilla.
Inoltre le foglie delle verdure di colore verde possiedono un alto contenuto di magnesio, ferro e acido folico, e l’acido ascorbico o vitamina C che facilita l'assorbimento del ferro. In particolare il magnesio prende parte attiva  al metabolismo degli zuccheri e delle proteine, regola la trasmissione dell'impulso nervoso e la pressione dei vasi sanguigni. 
È importantissimo il contenuto di acido folico e folati per la prevenzione del feto in gravidanza: è infatti provato che il consumo regolare di verdura e frutta di colore verde aiuta contro il rischio di incompleta chiusura del canale vertebrale del feto.
Alcuni tra i vegetali di questo gruppo, come spinaci, piselli, peperoni verdi, cetrioli e sedano, contengono luteina, una sostanza che, in sinergia con la zeaxantina, contribuisce in particolare al mantenimento della salute degli occhi.

VERDURA VIOLA-BLU
La verdura viola-blu comprende tipologie di ortaggi quali carote viola, melanzane, radicchio e patate viola.
Essi sono importantissimi per la nostra salute, in quanto riducono il rischio di patologie cardiovascolari e di tumori; questi alimenti contengono anche sostanze importanti per la funzione urinaria, per la vista e per la struttura dei capillari sanguigni. Inoltre, tutta la frutta e la verdura viola è ricca di fibre.
La verdura di colore viola o blu presenta una simile tonalità per via del contenuto di pigmenti naturali denominati antociani: questi agiscono come potenti antiossidanti nei confronti delle cellule del nostro organismo e ci proteggono dal rischio di cancro, ictus e patologie cardiache.
La verdura viola contiene anche sostanze nutritive chiamate carotenoidi,  responsabili della prevenzione dalla cataratta, dall'invecchiamento cutaneo e dalle patologie neurodegenerative
Elevato nel radicchio è il contenuto di vitamica C che, oltre ad avere un’azione antiossidante, partecipa alla formazione della carnitina e del collagene. Il radicchio contiene, oltre ai composti che gli conferiscono il caratteristico sapore amaro, anche buone quantità di beta-carotene, precursore della vitamina A, che interviene nella crescita, nella riproduzione e nel mantenimento dei tessuti, nella funzione immunitaria e nel meccanismo della visione, e contiene potassio.
È importante consumare  frutta e  verdura di qualsiasi tipologia di colore, possibilmente variando, in quanto ogni categoria di verdura apporta benefici specifici al nostro organismo.
L'Organizzazione Mondiale della Salute raccomanda il consumo di almeno 400g di frutta e verdura al giorno per prevenire malattie croniche come il cancro, il diabete e l'obesità: per raggiungere tali quantità si possono combinare i diversi colori di frutta e verdura, per un tripudio di sapori e colori, a tutto vantaggio del nostro benessere psicofisico.


PRODUTTORI, AZIENDE AGRICOLE, IMPORT EXPORT DELLA VERDURA
A tutt’oggi esistono numerose aziende ortofrutticole ed imprenditori agricoli che operano attivamente nel settore della verdura, della verdura fresca, della verdura di stagione, degli ortaggi e dei prodotti derivanti da lavorazione della verdura.
In particolare, come sopra ricordato, la lavorazione della  verdura, il commercio della verdura, la produzione della verdura e la vendita della verdura risultano attività sempre più remunerative per il settore ortofrutticolo: ci sono aziende ortofrutticole certificate per la produzione delle verdura ed altri prodotti ortofrutticoli, che si occupano di mantenere i requisiti migliori per la coltivazione della verdura, al fine di ottenere la rigorosissima certificazione proveniente dall’UE.

Grazie ai nostri annuari FruitNEWSLETTER e MEC Ortofrutticolo (e le relative versioni digitali) potrai avere un comodo supporto per metterti in contatto ed avere informazioni sulle principali aziende di ortofrutta ed ortaggi.
In particolare puoi trovare un elenco di aziende:
produttrici di verdura (aziende certificate per verdura, aziende che producono qualità specifiche di verdura, aziende ortofrutticole, aziende produttrici di verdura biologica)
che si occupano di commercio di verdura, come distributori di verdura, grossisti di verdura, import ed export di verdura (importatori di verdura ed esportatori di verdura) ed operatori dell’ingrosso di verdura

Ti forniamo oggi la possibilità di accedere a zipmec.eu, il più grande motore di ricerca di aziende ortofrutticole di tutto il mondo dove avrai modo di reperire informazioni su:

  • aziende produttrici di verdura
  • aziende certificate per la produzione di verdura (aziende certificate per la produzione di verdura I.G.P. ed aziende certificate per la produzione di verdura con Denominazione geografica tipica)
  • produttori di verdura
  • aziende produttrici di verdura biologica
  • aziende che si occupano di commercio delle verdura (confezionamento di prodotti ortofrutticoli)
  • distributori di verdura
  • grossisti di verdura
  • importatori di verdura
  • esportatori di verdura
  • operatori dell’ingrosso di verdura

Facilmente consultabili e sempre aggiornati.

Si tratta di un elenco di aziende per la produzione di verdura, la distribuzione di verdura, la vendita di verdura, l’import/export di verdura, la vendita all’ingrosso di verdura, ed in generale di ogni azienda presente sul mercato ortofrutticolo che si interessa di produzione e commercio di verdura.
Oltre alle aziende legate al settore ortofrutticolo europeo puoi trovare chiaramente elenchi e dati di tutte le aziende del mercato ortofrutticolo mondiale.

Il MEC Ortofrutticolo descrive tante varietà di verdura: esso indica, per ogni varietà specifica, le caratteristiche agronomiche e morfologiche, accompagnate da un’illustrazione del prodotto.

Per ogni varietà di verdura il MEC Ortofrutticolo presenta l’elenco di aziende che trattano quella specifica varietà, come produttori di verdura, rappresentanti di verdura, ingrossi di verdura, importatori di verdura ed esportatori di verdura, specificando per ogni azienda ortofrutticola l’indirizzo della sede e l’eventuale sito web per contattare direttamente il produttore e distributore di verdura e di verdura biologica.