Frutta - storia, produzione, commercio

Frutta - storia, produzione, commercioLA FRUTTA
Con la parola frutta si intendono comunemente vari tipi di frutto commestibile: in realtà questa categoria comprende anche alcuni tipi che non sono propriamente definibili come frutti, ad esempio le pomacee, ed invece ne esclude alcuni altri, come i pomodori, prevalentemente in base al tipo di uso che se ne fa nell'alimentazione.
In termini botanici la frutta rappresenta il prodotto della modificazione dell'ovario a seguito della fecondazione della pianta.
Il significato biologico del frutto è fornire protezione, nutrimento e mezzo di diffusione al seme che in esso è contenuto.
La grande varietà di forme, dimensioni, consistenza, modalità di apertura e anatomia dei frutti ha dato luogo ad una classificazioni di vari e numerosi tipi di frutta.

Tradizionalmente si distingue la frutta fresca, la frutta secca e la frutta conservata.
La frutta fresca è associata ai prodotti carnosi, aciduli e zuccherini delle piante, e normalmente comprende la frutta di colore giallo o verde, fonte di vitamina A e di vitamina C. Essa apporta un quantitativo di energia piuttosto variabile da frutto a frutto, spaziando dalle 16kcal/100g dell'anguria, fino alle 72kcal/100 g dei mandarini, ricchi di fruttosio.

Esistono tuttavia anche frutti freschi particolarmente calorici, come il cocco, che fornisce 364 kcal ogni 100g e 35g di lipidi, l'avocado, con 231 kcal ogni 100g e 23g di lipidi, o le castagne 165 kcal e 25,3g di amido.
La frutta fresca apporta grosse quantità d'acqua, facilitando il mantenimento dell'idratazione anche in soggetti che trascurano o non avvertono lo stimolo della sete, prevenendo anche alcune condizioni potenzialmente nocive come l'affaticamento renale e l'acidosi metabolica dell’organismo. Inoltre ha un notevole potenziale antiossidante, vero e proprio meccanismo di difesa contro  l'invecchiamento cellulare, la cancerogenesi e l'aterogenesi.

La frutta fresca apporta un elevato quantitativo di fibra alimentare solubile all’organismo, contribuendo notevolmente al mantenimento dell'integrità intestinale e, in quanto prebiotica, al trofismo della naturale flora batterica colica.
La frutta fresca contiene inoltre molti minerali quali magnesio, potassio, zinco, selenio e rame.

La frutta secca comprende tipologie di frutta quali la nocciola, la noce, le arachidi, le mandorle, cioè la frutta in cui la parte commestibile è contenuta in un guscio duro e non commestibile. Alcuni includono in questa categoria anche la frutta disidratata (datteri, uva sultanina, nocciole, pinoli, mandorle noci, fichi), quindi questo termine non si riferisce tanto a una categoria botanica quanto alle proprietà nutritive e al tipo di conservazione.
Si tratta di un gruppo di alimenti con basso apporto di acqua ed elevato contenuto energetico nonché lipidico.
La porzione commestibile della frutta secca è costituita dal seme, che va consumato fresco, essiccato o tostato.
Recentemente, la frutta secca ha acquisito maggior importanza nella dieta collettiva, poiché si è ormai stabilito che la frutta secca deve costituire un elemento fisso dell'alimentazione umana, attraverso un consumo frequente anche se moderato.
La frutta secca contiene essenzialmente acidi grassi della famiglia omega6; sono presenti anche altre componenti nutrizionali ma, considerando le ridotte porzioni di consumo di frutta secca al giorno (pochi grammi) imposte dall'elevato apporto calorico, che conta circa 500kcal per ogni 100g, essi non sembrano incidere significativamente sulle razioni raccomandate.

Molte tipologie di frutta possono essere consumate sia fresche che secche, ed usate commercialmente come cibo, oppure consumate in marmellate, confetture o conserve. Se si tratta di frutta fresca, in genere, essa viene mangiata a fine pasto, anche se, piuttosto che una raccomandazione salutistica, si presenta ormai come un'abitudine comune. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana con della frutta fresca.

Una sana alimentazione deve prevedere un importante consumo di frutta e verdura, per apportare al nostro organismo sostanze assolutamente necessarie, come vitamine, minerali, fibre.
Si consiglia di mangiare almeno 3-4 porzioni al giorno di frutta fresca, in modo vario, possibilmente consumando frutta di stagione di produzione locale.

Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici: si è infatti riscontrato che un abbondante consumo di frutta fresca riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie, grazie alla sua composizione chimica.
In generale la frutta è composta da acqua in una percentuale compresa tra l'80% ed il 95%, e  da carboidrati per una percentuale compresa tra il 5% e il 20%. Il contenuto d’acqua in particolare varia notevolmente da frutto a frutto: esso può variare dal 20% nella banana fino al 5% nel melone, nell’anguria e nelle fragole. Altri frutti hanno una media d’acqua del 10%.
La frutta contiene anche importanti sali minerali, proteine, pochi grassi molta fibra, ed è composta da  circa il 2% di pectina e emicellulosa. La buccia della frutta è quella con la più alta concentrazione di fibre e vitamine come carotene, vitamina A vitamina C e vitamine del gruppo B.

Il consumo di frutta era molto diffuso anche in antichità, servita in vari modi: fresca, essiccata, o conservata. Gli ammassi di bacche e di frutta rinvenuti nei siti archeologici  sono la testimonianza che fin dai tempi remoti erano raccolte e consumate diverse tipologie di frutta, anche come riserva per la confezione di bevande fermentate: al riguardo, si può ricordare il vino di mirtillo rinvenuto in un recipiente di scorza di betulla in una sepoltura dell'età del Bronzo in Danimarca.

Dal III millennio a.C., con l'età del Rame, comparvero uva , ciliegie, prugnole, susine e castagne; in quest’epoca erano coltivati molti tipi di cereali e di legumi, mentre l'ulivo, la vite e il fico, assieme ad alcuni alberi da frutta, erano oggetto di coltivazione o di sfruttamento diffuso. La dieta alimentare era integrata anche dalla frutta secca, come pistacchi e mandorle, che faceva parte delle coltivazioni arboree tipiche dei "giardini" del Bronzo Tardo. L’uva e la vite erano principalmente  sfruttate per la produzione del vino, che doveva però rappresentare una bevanda di carattere elitario.
Nel medioevo, dal momento che alimenti quali lo zucchero e il miele erano particolarmente costosi, si usava aggiungere la frutta a molte pietanze, per addolcirle in qualche modo: nel sud dell'Europa si consumavano prevalentemente limoni, cedri, arance amare (poiché la varietà dolce venne scoperta solo secoli dopo), melograni, mele cotogne e uva.
Più a nord invece erano diffuse tipologie di frutta fresca come mele, pere, prugne e fragole.
Fichi e datteri venivano mangiati in tutta Europa, ma nel nord restavano comunque costosi prodotti d'importazione.

Le frutta nel mondo ha acquisito nel tempo sempre maggior rilievo: numerosissime sono oggi le aziende produttrici di frutta, le aziende certificate per la produzione di frutta, i produttori di frutta, le aziende produttrici di frutta biologica, le aziende che si occupano di commercio di frutta (confezionamento di frutta), i distributori di frutta, gli importatori di frutta, gli esportatori di frutta ed i grossisti di frutta.

 

CATEGORIE DI FRUTTA
La frutta è stata classificata, oltre alla distinzione sopra esposta (frutta fresca, frutta secca, frutta conservata), anche secondo il parametro della polpa edibile.
Si riscontra pertanto un’altra ripartizione, tra frutta polposa (tra cui vi sono pere, mele, pesche, agrumi, fragole), frutta farinosa (come ad esempio le castagne) e frutta oleosa fresca (come noci, ma anche olive verdi).
Dal punto di vista nutrizionale queste categorie di frutta differiscono molto per il contenuto calorico: esso infatti, nella frutta polposa, è di circa 11kcall per 100 grammi di prodotto, mentre nella frutta farinosa, ad esempio, la quota calorica è superiore a quella della frutta fresca del 40%.
La frutta oleosa fresca, a differenza delle altre due categorie, ha anche un elevato contenuto lipidico, che incide notevolmente nell’apporto calorico che dà all’organismo: è pertanto sconsigliato di consumarne eccessive quantità.
La frutta è essenziale per un miglior funzionamento dell'organismo, poichè fornisce vitamine, sali minerali e la benefica cellulosa, che agevola le normali funzioni intestinali. Le castagne e la frutta secca fanno eccezione essendo ricche di proteine e lipidi e glicidi.
Nella frutta le vitamine sono sempre presenti, ma in numero e in quantità più o meno rilevanti; i sali minerali, ad esempio, sono  molto abbondanti nella frutta, e tra questi soprattutto vi è un elevato contenuto di potassio, che predomina sul calcio, sodio e magnesio contenuti nella frutta.
La frutta che contiene potassio, in particolare, garantisce una dieta corretta per tutti coloro che amano alimentarsi in modo sano: esso si ritrova prevalentemente in alcuni tipi di frutta l’albicocca e la banana, che ne sono particolarmente ricchi (400 mg per 100 g), nell’ananas, che contiene inoltre molto manganese.
Alcune tipologie di frutta, quali gli agrumi, posseggono acidi organici (citrico, tartarico, malico, ossalico, ecc.) che conferiscono il caratteristico sapore acidulo: consumare abbondanti porzioni di questa tipologia di frutta è indicato in quanto essa viene facilmente ossidata dall'organismo e non ha un azione acidificante, bensì  alcalinizzante, che può contribuire dunque a combattere la formazione e a favorire l'eliminazione degli acidi originati dagli alimenti.

La frutta inoltre contiene una notevole quantità di zavorra (cellulosa) che ha una benefica azione di stimolo sull’intestino.
Oltre ad essere dissetante nelle zone di clima molto caldo, dove è maggiormente probabile contrarre infezioni intestinali e alla vie urinarie, la frutta apporta tutti i sali minerali che vengono dissipati con la traspirazione. Alcuni frutti tropicali offrono poi un notevole apporto calorico e proteico, costituendo un alimento completo.
Molti di questi frutti, conosciuti sotto la tipologia di frutta esotica, come la papaia, avocado e l’ananas, contengono un enzima simile alla pepsina, in grado di favorire la digestione delle proteine: essi sono ormai estremamente diffusi anche in Italia.
L'avocado in particolare è un alimento quasi completo, ricco di grassi e di vitamina A, che aumenta l'acidità delle urine, combattendo le infezioni urinarie;la banana inoltre è molto nutriente, ricca di sali minerali e vitamine e povera di grassi, anche se, essendo molto ricca di zuccheri, è controindicata ai diabetici e agli obesi.

La scienza offre nuovi dati sulla frutta che è bene tener presente, ma è interessante ed estremamente efficace ricordare anche i vecchi trucchi della nonna, che curava parecchie problematiche proprio utilizzando la frutta e non le medicine: la mela ad esempio è nota come frutto disintossicante (poiché l'acido galacturonico in essa contenuto si combina con i metalli pesanti); se grattugiata, è da sempre consigliata per i bambini con problemi intestinali, e può anche aiutare coloro che hanno problemi di stitichezza, grazie al numeroso apporto di pectine, che stimolano gli intestini più delicati, specialmente d'estate.
La frutta è anche importante per il suo elevato contenuto in vitamine: il mancato apporto di vitamine nel nostro organismo può causare infatti danni alla nostra salute, fino a portarci alla avitaminosi, causata da un’alimentazione monotona e priva di vitamine, e quindi di frutta e verdura.

È importante e consigliato dunque consumare frutta fresca, raccogliendola, se possibile, direttamente dalla pianta o acquistandola da chi la ha appena colta, nonostante la frutta possa essere anche surgelata e consumata mesi dopo, fuori dalla sua stagionalità
Occorre precisare che, se consumata in modo eccessivo, la frutta può risultare anche dannosa, provocando carie, piorrea,  gonfiori intestinali, ipertrofia e infiammazione delle tonsille.
Tuttavia, se la frutta viene consumata al mattino o a merenda, senza associazione con altri cibi, se ne trarranno sicuramente numerosi vantaggi e benefici per l’organismo.

La frutta può essere davvero consumata in mille modi, sotto forma di frutta fresca, frullata, sciroppata, pelata e non, o sotto forma di  confetture o come bevanda alcolica.
E' sbagliato consumare la frutta da sola a fine pasto: meglio utilizzarla per la preparazione di altri alimenti o in un gustoso muesli alla frutta.
La frutta è particolarmente usata nelle pasticcerie e nelle preparazioni di sughi.
Inoltre, la frutta è particolarmente indicata se consumata sotto forma di succo ottenuto da frutta fresca, in quanto si mantengono intatti tutti i sali minerali e le vitamine in esso contenuti: il succo di albicocca ad esempio contiene vitamine e minerali ed è indicato nel periodo di convalescenza; l'ananas e la papaia hanno proprietà diuretiche, mentre il succo di arancia, mandarino, pompelmo e il limone è particolarmente ricco di vitamina C, utile per il buon funzionamento di fegato e cistifellea.
Il succo di ciliegia risulta depurativo e diuretico, mentre quello di fragola facilita l'eliminazione dell'acido urico e lo scioglimento dei calcoli urinari.
Il Succo di mirtillo cura invece infezioni intestinali come enteriti, coliti,  e diarree; quello di prugna, al contrario, è lassativo e disintossicante, ed inoltre stimola il sistema nervoso, ed è particolarmente indicato in caso di affaticamento.

Ogni stagione ha la sua primizia di frutta, e questo ci offre la possibilità di assaporare ogni frutto ed ogni varietà nel pieno della sua freschezza: partendo da gennaio-febbraio, possiamo trovare freschi sulle nostre tavole arance, clementine, mandarance, mandarini e pompelmo. A marzo troviamo i limoni, mentre con aprile e maggio sboccia la primavera con le sue fragole, ciliegie, nespole, albicocche, fichi, lamponi, mirtilli, pesche noci, prugne, ribes, uvaspina, ecc. I mesi più caldi offrono tipi di frutta dall’elevato contenuto di acqua e vitamine, mentre da settembre possiamo gustare melograni e fichi d'india, e per finire, con ottobre, novembre e dicembre,  si trovano cachi, castagne, pere, mele, uva e kiwi.

PRODUZIONE E CONSUMO DI FRUTTA NEL MONDO
Dai dati ANSA del 2011 si evince che la produzione di frutta nel mondo è cresciuta negli ultimi anni più del 25%, passando dai 477 milioni di tonnellate dei primi anni duemila ai 600 milioni di tonnellate attuali; nella produzione di frutta nel mondo l’Europa ne detiene il 13%.
L’Italia, che primeggia in Europa con un 2% della produzione mondiale di frutta  (25% del totale europeo) si piazza al sesto posto nella produzione di frutta nel mondo,con 34,2 milioni di tonnellate prodotte, dopo importanti produttori come Cina, India, Usa, Brasile e Turchia.
Sempre crescente il numero delle famiglie che acquistano frutta e verdura, sia fresche che surgelate, nonostante calano in media le quantità acquistate da ciascun nucleo famigliare. Il consumo medio di ogni famiglia di frutta e verdura generalmente si aggira sui 386 grammi al giorno (dati ANSA).
La frutta fresca nel mondo, dopo farinacei e bevande, è il principale prodotto agroalimentare esportato dall’Italia: questa nazione infatti, assieme a paesi quali la Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, rappresenta il più importante mercato di vendita di frutta all’interno dell’Unione Europea.

L'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) si occupa ormai da anni di monitorare i dati sui consumi alimentari: secondo i dati FAO, l'alimentazione vegetale (esclusi patate e legumi), ed in particolare il consumo di frutta, in Europa è aumentato negli ultimi quattro decenni, con una prevalenza maggiore nel consumo di frutta nel sud Europa rispetto al nord.
Il maggiore importatore di frutta nel mondo risulta attualmente la Russia, nonostante questo valore non sia da assumere come assoluto, in quanto è necessario valutare i consumi di ogni differente specie di frutta.

Tra i maggiori esportatori di frutta nel mondo si annoverano invece la Cina e numerosi Paesi appartenenti all’Unione Europea, come Italia e Spagna.

 

LA FRUTTA IN BASE AL COLORE

Oltre a tutte le distinzioni sulla frutta descritte precedentemente, comunemente, e sempre di più anche le aziende produttrici di frutta, suddividono la frutta in 5 tipologie diverse, distinguibili in base al colore: la frutta rossa, la frutta verde, la frutta bianca, la frutta gialla e la frutta viola.Ognuna di queste tipologie di frutta si caratterizza per specifici benefici all’organismo.
Analizziamole più in dettaglio.

FRUTTA ROSSA
La frutta di colore rosso comprendel’anguria, le fragole, le ciliegie e le arance rosse, il melograno, il ribes, lampone e le amarene, nonché il pomodoro che, benché sia comunemente considerato come verdura, è in realtà un vero e proprio frutto.
La frutta di colore rosso ha il beneficio di avere un apporto calorico modesto, pochissimo contenuto proteico ed un enorme valore terapeutico, nonostante il sapore di alcuni tipi di frutta rossa risulti acidulo: questa caratteristica è dovuta alla presenza di numerosi acidi organici.
Alcuni tipi di frutta rossa sonoricchi di antocianine, carotenoidi e licopene in grado di combattere i tumori al seno alle ovaie nelle donne e alla prostata negli uomini, inoltre essi sono un concentrato di polifenoli, sostanze naturali capaci di proteggere l’organismo contro i radicali liberi, cioè le molecole di scarto ritenute principalmente responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule. La frutta rossa si distingue da altre tipologie di frutta anche per le sue proprietà antiossidanti e la capacità di prevenire tumori, patologie cardiovascolari, proteggendo il tessuto epiteliale.
Una regolare assunzione di questi frutti è ottima per la cura delle patologie dei vasi sanguigni e fragilità capillare, prevenendo l’arteriosclerosi dovuta agli alti livelli del colesterolo.
Consumare alcuni tipi di frutta rossa come fragole, lamponi e ribes dopo il pasto, è consigliato in quanto essi sono in grado di frenare il rapido aumento di grassi e tenere sotto controllo la glicemia nel sangue.

FRUTTA GIALLA
Il colore tipico di questa tipologia di frutta è dovuto alla presenza di betacarotene e di flavonolidi, anti ossidanti che oltre a mantenere in salute le cellule aiutano la vista, la pelle e la difesa del sistema immunitario.
Numerosi frutti appartenenti a questa tipologia sono ricchi di vitamina C. Tra la frutta gialla si annoverano l’arancia, l’albicocca, l’ananas, il mandarino, la mela, la pesca, il mango, la papaia, la prugna gialla, il limone e il melone.
La frutta di colore giallo oltre a difendere l’organismo, e ricca di betacarotene, che risulta avere un potere pro vitaminico e antiossidante precursore della vitamina A, essenziale per la crescita il mantenimento dei tessuti e delle difese immunitarie.
Mangiare molti frutti gialli aiuta a mantenere a lungo l’abbronzatura e risultano vere e proprie cure di bellezza per la pelle nonché aiuta a mantenere sana la salute delle ossa e delle articolazioni.

FRUTTA BIANCA
I frutti dal colore bianco come mele, pere, banane e noce di cocco sono particolarmente associati alla riduzione del rischio dell’ictus, grazie alla loro ricchezza di sostanze quale lo zolfo. La frutta bianca è anche riconosciuta per il suo potere nel ridurre il colesterolo nel sangue modulando i processi di coagulazione.
Altre importanti sostanze presenti all’interno della frutta bianca sono potasso vitamina C e selenio: questi elementi aiutano a rafforzare le ossa, l’apparato cardiocircolatorio, a fluidificare il sangue e a ridurre i livelli di colesterolo.
È interessante sapere anche, che nella mela si concentra un effetto sinergico di tante molecole bio-attive piene di bioflavonoidi (quercetina) dalle proprietà antitumorali e cardioprotettive.

FRUTTA VERDE
Tra la frutta verde si riconosce l’uva, il kiwi ed il lime.
Il colore della tipologia di frutta verde è dovuto principalmente alla presenza di un pigmento chiamato clorofilla: la clorofilla svolge una potente azione antiossidante, assieme ai carotenoidi, che aiutano l’organismo a difendersi e prevenire le patologie coronariche e molti tipi di tumore.
La frutta verde è particolarmente ricca inoltre di Magnesio, un minerale molto importante che favorisce il metabolismo dei carboidrati e delle proteine, stimola l’assorbimento del Calcio, del Fosforo, del Sodio e del Potassio, regola la pressione dei vasi sanguigni e la trasmissione dell’impulso nervoso.
Alcuni tipi di frutta verde, come i kiwi, contengono una particolare sostanza, chiamata luteina, che in sinergia con la zeaxantina, contribuisce al mantenimento della salute degli occhi.
Infine numerosi frutti verdi sono ricchissimi di vitamina C, che favorisce l’assorbimento del ferro ed aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, neurologiche e tumori.

FRUTTA VIOLA
Tutta la frutta di questo colore, come ribes, mirtillo, prugna selvatica, uva e more, è altamente ricca di polifenolo, un potentissimo antiossidante naturale che è in grado di ridurre i rischi cardiovascolari, prevenire l’invecchiamento e contrastare le malattie neurologiche come l’Alzheimer e il Parkinson, bloccando la produzione di tossine che recano danno al cervello e ad altri organi.
Gli alimenti blu-viola, oltre a proteggere la vista, prevenire tumori e patologie cardiovascolari, contribuiscono ad una corretta funzione urinaria. Inoltre le antocianine, sempre contenute nella frutta viola, svolgono un’importante azione antiossidante e difendono l’organismo da patologie dovute ad una cattiva circolazione del sangue, proteggendo i capillari.
La frutta viola inoltre previene l’arterosclerosi, malattia provocata da alti livelli di colesterolo ed inibiscono l’aggregazione piastrinica. Questo gruppo di frutta contiene anche numerosa vitamina C, potassio, magnesio e tanta fibra solubile.
Alcuni frutti specifici della categoria, come ribes e radicchio, intervengono nella formazione della carnitina e del collagene, e per questo sono ottimi alleati nella rigenerazione della pelle dell’organismo umano.


PRODUTTORI, AZIENDE AGRICOLE, IMPORT EXPORT DELLA FRUTTA
A tutt’oggi esistono numerose aziende ortofrutticole ed imprenditori agricoli che operano attivamente nel settore della frutta, della frutta fresca, della frutta di stagione, della verdura fresca, degli ortaggi e dei prodotti derivanti da lavorazione della frutta.
In particolare, come sopra ricordato, la lavorazione frutta, il commercio della frutta, la produzione della frutta e la vendita della frutta risultano attività sempre più remunerative per il settore ortofrutticolo: sono aziende ortofrutticole certificate per la produzione delle frutta ed altri prodotti ortofrutticoli, che si occupano di mantenere i requisiti migliori per la coltivazione della frutta, al fine di ottenere la rigorosissima certificazione proveniente dall’UE.

Grazie ai nostri annuari FruitNEWSLETTER e MEC Ortofrutticolo (e le relative versioni digitali) potrai avere un comodo supporto per metterti in contatto ed avere informazioni sulle principali aziende di ortofrutta ed ortaggi.
In particolare puoi trovare un elenco di aziende:
produttrici di frutta (aziende certificate per frutta, aziende che producono qualità specifiche di frutta, aziende ortofrutticole, aziende produttrici di frutta biologica)
che si occupano di commercio di frutta, come distributori di frutta, grossisti di frutta, import ed export di frutta (importatori di frutta ed esportatori di frutta) ed operatori dell’ingrosso di frutta

Ti forniamo oggi la possibilità di accedere a zipmec.eu, il più grande motore di ricerca di aziende ortofrutticole di tutto il mondo dove avrai modo di reperire informazioni su:

  • aziende produttrici di frutta
  • aziende certificate per la produzione di frutta (aziende certificate per la produzione di frutta I.G.P. ed aziende certificate per la produzione di frutta con Denominazione geografica tipica)
  • produttori di frutta
  • aziende produttrici di frutta biologica
  • aziende che si occupano di commercio delle frutta (confezionamento di prodotti ortofrutticoli)
  • distributori di frutta
  • grossisti di frutta
  • importatori di frutta
  • esportatori di frutta
  • operatori dell’ingrosso di frutta

 

Facilmente consultabili e sempre aggiornati.

Si tratta di un elenco di aziende per la produzione di frutta, la distribuzione di frutta, la vendita di frutta, l’import/export di frutta, la vendita all’ingrosso di frutta, ed in generale di ogni azienda presente sul mercato ortofrutticolo che si interessa di produzione e commercio di frutta.
Oltre alle aziende legate al settore ortofrutticolo europeo puoi trovare chiaramente elenchi e dati di tutte le aziende del mercato ortofrutticolo mondiale.

Il MEC Ortofrutticolo descrive tante varietà di frutta: esso indica, per ogni varietà specifica, le caratteristiche agronomiche e morfologiche, accompagnate da un’illustrazione del prodotto.

Per ogni varietà di frutta il MEC Ortofrutticolo presenta l’elenco di aziende che trattano quella specifica varietà, come produttori di frutta, rappresentanti di frutta, ingrossi di frutta, importatori di frutta ed esportatori di frutta, specificando per ogni azienda ortofrutticola l’indirizzo della sede e l’eventuale sito web per contattare direttamente il produttore e distributore di frutta e di frutta biologica.